Si
entra nello spazioso cortile della Basilica per le scalinate
ad arco soprastante mentre sulla destra esiste un passaggio
secondario per le le auto. All'esterno del muro di recinzione,
ancora sulla dritta, incassata nei graniti della nicchia,
un'abbondante fontana d'acqua purissima. Dai primordi delala
fondazione della Chiesa della SSma Trinità e sino al
1866, gli ingressi erano chiusi da due mastodontici portoni
in legno di quercia.Il decreto sulla soppressione con la concessione
di gran parte del convento ai pubblici uffici, che lasciava
ai religiosi per abitazione solo alcune camere, ne portò
l'eliminazione. Il piazzale antistante la basilica ebbe una
definitiva sistemazione nel 1982 con la pavimentazione a cubetti
( sanpietrini ) di porfido. Fu trovato un nuovo assetto del
dislivello rispetto al sagrato della Chiesa e del Convento
aumentando la gradinata. Furono erette due grandi aiuole bislunghe
e tre rotonde per gli alberi. L'illuminazione di cui è
dotato attualmente il cortile risale al 1990-91 comprende
cinque riflettori per la facciata e dieci lampioni in ghisa
per illuminare l'intero piazzale.
Le
commisie, come tutte le strutture periferiche della Basilica,
sono posteriori al 1702. Esse furono costruite ad archi successivi
sullo schema de sas "lollas" di stile aragonese-spagnoleggiante
ed adibite a botteghe erifugio dei pellegrini novenanti che
in occasione della festa di Pentecoste, sagra tradizionale
dei Martiri, giungevamoin pellegrinaggio a piedi al Santuario.
L'attuale sistemazione rispecchia il disegno antico, vengono
utilizzate travetti e tavole di rovere provenienti dalla Slovenia
copertei con tegole a coppo.
ORATORIO
S.MICHELE
Affiancato
alle commissie del ramo destro troviamo una piccola
cappella detta Oratorio di San Michele. Esso fu costruito
nel 1708-1710. Sulla cupola del sacello vi è dipinto a tempera dal Gregorio
Are la " Cacciata degli angeli prevaricatorii dal Paradiso
". Alcuni testi tratti dai canti d'Isaia, oggi scomparsi
sotto numerosi intonaci completavano l'opera. Tale oratorio
è stato restaurato esternamente nel 1992-93 su progetto
comunale.
LA
BASILICA
Per
basilica si intende l'antica Chiesa della SS.Trinità
fondata dai Meli nel 1612 e la nuova fabbrica ideata da P.Pacifico
Guiso Pirellas risalente al 1702. La parte seicentesca comprende
la vata centraleed il presbiterio centrale oggi detto di S.Francesco
d'Assisi, a sinistra la sagrestia antica e le cappelle dell'Immacolata
Concezione, dell'Agonia, del Crocifisso, sulla destrale caplle
de S.Cuore e di S.Antonio di Padova. La nuova fabbrca dei
Guiso, innestata sulla destra al centro della navata della
SS.Trinità.
racchiude: la navata della Madonna dei Martiri, il presbiterio
della stessa, la capella di S.Rosa da Viterbo sulla destra
e quella di S.Salvatore da Horta sulla sinistra, la nuova
sagrestia, la capella delle Reliquie, la cripta e l'oratorio
di S.Michele. Dall'ampia gradinata, che delimita in un settore
circolare la piazzetta pavimentata in questi ultimi anni,
si accede all'ingresso della Basilica ed al convento propriamente
detto, anch'esso del 1612, sulla sinistra. Sulla destra è l'originario
campanile innalzato di alcuni metri nel 1924-25, la facciata
molto semplice come si addice ad una Chiesa francescana, le
pietre trachitiche dell'arco d'ingresso e così gli
stipiti lesenati. Al di sopra dell'arco lo stemma gentilizio
della famiglia Melis.