Se
il palio di Siena coinvolge emotivamente una intera città
coi i suoi rioni o contrade, il Palio di Fonni risulta ancora
più coinvolgente per la sua particolare formula che
permette a tutti i comuni dell'Isola di partecipare alla competizione.
Non solo. Al Palio di Fonni, detto anche Palio dei Comuni,
che si tiene ai primi di agosto nel galoppatoio comunale "San
Cristoforo", possono partecipare anche quei comuni della
penisola con tradizioni ippiche ben radicate. Negli ultimi
anni si è vista la partecipazione dei comuni di Asti,
Siena, Grosseto, Roma, Milano e persino di alcuni municipi
del Belgio e della Corsica. Il Palio di Fonni sta ormai diventando
una tradizione molto importante e sempre più in crescita.
Grazie alla intraprendente Società Ippica Fonnese,
ma anche alla rinnovata passione per le corse dei cavalli
da parte di numerosissime persone particolarmente attratte
dalle competizioni ippiche. Gli organizzatori, consci dell'importan-za
dell'avvenimento ippico, predispongono ogni anno un regolamento
abbastanza rigido per chi intende partecipare al Palio. Ecco
in sintesi alcune regole: alla competizione è am-messo
un solo fantino, purché maggiorenne, per ogni comune
di appartenenza o frazione; i fantini devono indossare una
divisa che rappresenti i colori del Comune di appartenenza
e dimostrare di esservi residenti da almeno tre mesi; i cavalli
devono essere montati "a pelo"; può essere
usato un frustino di lunghezza massima di 40 centimetri; il
peso minimo consentito per l'ammissione alla gara è
di Kg. 60; contrariamente al Palio di Siena sono squalificati
quei Comuni i cui cavalli tagliano il guardo senza fantino;
le batterie di qualificazione e le posizioni di steccato vengono
sorteggiate alcune ore prima della gara tra i Comuni iscritti
in presenza di un rappresentante di ogni Comune partecipante;
difendere i colori del Comune di Fonni spetta al fantino vincitore
del Palio di San Giovanni Battista. Il percorso nel quale
si svolge la finale è di circa due chilometri, mentre
è di circa un chilometro e mezzo per le batterie qualificazione.
Il premio per il vincitore arriva anche a 20 milioni di lire.
Ogni anno vi partecipano in media 35 Comuni. Durante lintervallo
della manifestazione i cavalieri fonnesi indossanti il costume
tradizionale danno vita alle spettacolari parillias. Per l'occasione
giungono a Fonni migliaia di visitatori provenienti da ogni
parte dell'isola. La kermesse è preceduta dalla sfilata
dei cavalieri in costume sardo che attraversano la pista i
mostrando lo stendardo del municipio e su coone de vrores.
La prima edizione del Palio di agosto si svolse nel 1985 vincitore
fu proprio un allevatore fonnese, Tonino Duras, col cavallo
Exploit. Nel 1986 si aggiudicò il Palio il fantino
Annibale Granese, rappresentante il Comune di Solarussa, che
cavalcava un puledro dalle doti eccezionali e dal nome altrettanto
emblematico: Rambo. Ecco gli altri nomi delle edizioni che
seguirono: 1987 - Michele Coccollone di Fonni col cavallo
Careasa; 1988 - Gianluigi Mureddu di Abbasanta con Shesfield;
1989 - Tonino Cossu di Nuoro con Mirella Levorato; 1990 -
Gianni Pirisi di Fonni con Renza; 1991 - Battista Pirisi di
Fonni ancora con Renza; 1992 - Cesare Luigi Satta di Domusnovas
con Gatto Gordon; 1993 - Manolo Deiana di Tratalias con Cacao
Meravigliao. Il momento culminante del palio si svolge quasi
al tramonto. I cavalli scalpitano con gli zoccoli pronti per
la partenza. Il pubblico col fiato sospeso non è più
spettatore ma protagonista. Cavallo-fantino-popolo diventano
un tutt'uno. La partenza avviene col canapo. La tensione è
alle stelle. Si alza la polvere e con essa un grido, quello
della folla. La gara è valida, l'incitamento accompagna
il galoppo mentre i cavalli sfrecciano nel cuore della tifoseria.
Tutti cavalcano per vincere, un solo cavallo taglierà
per primo il traguardo. Vittoriosi, cavallo e fantino assaporano
i momenti della gloria: stremati, grondanti di sudore ricevono
le carezze e i complimenti del pubblico. Col calare del sole
cala anche il sipario, ma la festa continua. Il tintinnio
dei campanelli appesi al collare dei cavalli che fanno rientro
in paese si confonde con il rombo dei motori. La sintonia
tra l'antico e il moderno sembra riassumere le vicende di
queste terre e dei suoi uomini. In controluce emerge il cavaliere
fonnese. |
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