Folklore
Per gli antichi Romani che percorrevano la Kalaris-Ulbia ( Cagliari-Olbia ), la mansio di Sorabile (110 - 115 d.C.) era una importante stazione per il cambio dei cavalli. Allora il veloce animale veniva usato non solo come mezzo di trasporto, ma anche come efficace strumento da combattimento. Fra le numerose curiosità si ha notizia, tra l'altro, di su tiratrimpanu, uno strumento a percussione usato dai Barbaricini in grado di disarcionare i soldati romani. Questo congegno, costruito con la pelle d'asino o di cane e col sughero, emetteva un suono tanto spaventoso che faceva innervosire qualsiasi animale, in particolar modo i cavalli. L'allevamento degli equini era di fondamentale importanza per le società agro-pastorali. Era consuetudine donare ai figli maschi che intendevano diventare pastori un gregge ed una cavalla. Per quanto riguardava le figlie, invece, la cavalla veniva regalata allo sposo. Si trattava del cosiddetto donu 'e lunís ( dono del lunedì ).

 

questa sezione è in fase di aggiornamento

Quasi fino ai nostri giorni il cavallo è stato l'unico mezzo di trasporto, e non solo. Ha assunto talvolta funzioni militaresche. Il 13 giugno 1829, l'allora principe di Carignano Carlo Alberto di Savoia, futuro Re d'Italia, giunse a Fonni con la sua carrozza. Nella località di Sorabile andarono ad incontrarlo un gruppo di cavalieri, per poi scortarlo fino al Convento dei Martiri, dove venne ospitato assieme ad Alberto La Marmora. L'avvenimento è testimoniato in una lapide commemorativa conservata in una parete del Convento. Sino ai primi del '900 quando il Vescovo giungeva a Fonni per la visita pastorale, veniva accolto dai cavalieri in costume e "scortato" dalla periferia del paese fino alla chiesa. A Fonni, quale centro più importante del nuorese, vi era anche una Tenenza dei Carabinieri a cavallo. Fino a 30 anni fa era in uso fare sa limùsina (la questua) per raccogliere fondi per la festa, andando in giro per l'abitato con i cavalli messi a disposizione dagli allevatori dei principali rioni del paese. Con il diffondersi dell'impiego dei mezzi meccanici, l'uso cavallo venne meno come anche il numero degli allevamenti. Tuttavia in questi ultimi anni, grazie alla passione e all'interesse per gli sport equestri da parte dei giovani, si assiste al fiorire di un rinnovato interesse per i cavalli. Le competizioni sportive richiamano un crescente numero di spettatori ed appassionati.(continua)